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Melloblocco 2011

Dopo diverse edizioni in cui l'organizzazione ha dovuto combattere contro il brutto tempo l'edizione 2011 potrà essere ricordata come il Melloblocco del sole. La più importante kermesse di bouldering ha potuto esprimere al meglio il suo potenziale in termini di presenze.

 

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Sabato 7 maggio

L'aria frizzante e il cielo terso di primavera danno il benvenuto ai più di 2500 partecipanti che sabato mattina hanno già ritirato il pacco gara per partecipare all'ottava edizione del più grande happening di arrampicata bouldering del mondo. Ma altri 400 risultano preiscritti sul sito ufficiale www.melloblocco.it e molti altri sono presenti per godersi dei bellissimi giorni di competizione o di semplice svago all'insegna della natura e dello sport.
Camminando per i sentieri della Val di Mello e della Val Masino si incontrano veterani della manifestazione come anche chi partecipa per la prima volta: negli occhi di tutti la gioia di curiosare tra centinaia di nuovi passaggi puliti apposta dalla squadra di Simone Pedeferri o la voglia di buttarsi a scoprire uno dei tanti sassi affascinanti fuori dal circuito di gara.
Otto sono i problemi da risolvere rispettivamente per le donne e per gli uomini: blocchi duri, durissimi o che rimaranno irrisolti.
Come gli anni passati il Centro Polifunzionale è il quartier generale dell'evento, luogo degli stand, dei sempre più numerosi sponsor e location per le feste serali e per la premiazione di domenica pomeriggio.

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"Invito al viaggio". E' tra i blocchi della Val di Mello che capita di imbattersi nei tentativi delle atlete che cercano di portarsi a casa il risultato di un blocco per nulla semplice. Fermi nell'incapacità di risolvere il passaggio della gara femminile anche diversi maschi dai muscoli ben evidenti. Arriva anche Barbara Zangler che in cinque minuti studia il blocco, infila le scarpette e con la decisione di una fuoriclasse raccoglie l'invito e sale flash il suo viaggio sotto gli occhi estasiati di tutti. Brava!

 

 


Domenica 8 maggio

La domenica è sempre il giorno "dei giusti". Capita che qualche big dica, fin dalla sera prima, "quel che potevo fare l'ho fatto". Ma capita anche di trovare chi ha voglia e costanza di continuare a tentare i blocchi fino all'ultimissimo istante. Il clima secco e ventilato stimola la voglia di provare e di lasciarsi alle spalle le ore piccole della notte appena trascorsa. E così la giornata scorre leggera e sorniona tra una strizzatina d'occhio alla magnificenza del paesaggio che circonda le valli e una dolce scorribanda di crash che solcano avanti e indietro tutti i sentieri percorribili.

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Leonardo Gontero riserva proprio per la mattinata di domenica le sue migliori energie per chiudere il blocco "Black Ladybug". Dopo un tentativo fallito all'uscita del blocco intuisce l'errore della sua methode, raccoglie le forze e tenta il movimento di uscita escludendo la prima parte del passaggio. Ora tutto è più chiaro. Un quarto d'ora di riposo alla base del masso a guardare i tentativi degli altri boulderisti e poi via per una sequenza di movimenti precisi e spettacolari che culminano con una sbandierata finale controllata al limite delle forze che strappa l'applauso di tutti i presenti.

 

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"Mister Manta". Il nome di questo passaggio esprime perfettamente la posizione da assumere per uscire da questo strapiombo: pochi metri per arrivare al bordo di un ribaltamento che richiede doti che vanno al di là della semplice forza. E' proprio quando pensi essere fuori dal duro che inizi a stringere i denti e a pensare di utilizzarli per venirne fuori. Nella foto qui a fianco uno degli ultimi tentativi pochi minuti prima dell'abbandono dei giudici dal terreno di gara. Sono le 15 e, per la gara, ciò che è fatto è fatto.

 

 

Alle 16 la premiazione raduna un pubblico talmente fitto da riempire completamente tutto lo spazio disponibile del Centro Polifunzionale. Tutti ammassati pronti ad applaudire, qualcuno senza più pelle sulle dita, gli atleti che hanno dato prova di maggiori abilità. La classifica maschile conferma nomi che di anno in anno continuano ad appassionare il pubblico del Mello dando prova di grandissime doti sportive: cinque blocchi saliti per Adam Ondra, Mauro Calibani, Gabriele Moroni, Michele Caminati e Anthony Gullsten. Confermato anche il solito giochino in cui Mauro Calibani viene esortato da Marco Ballerini (speaker ufficiale) al lancio della propria maglietta e conseguente sfoggio del torace nerboruto. Mauro abbozza un sorriso, pare dire "che mi fate fare..." ma poi, come sempre, sta al gioco e lancia. Applausi.
La classifica femminile vede Alexandra Balakireva in cima al podio con cinque blocchi. La seguono a ruota Barbara Zangler, Roberta Longo e Anna Galianova. E dopo il podio dei big c'è il sorteggio dei premi messi a disposizione degli sponsor per tutti i partecipanti. Il momento è anche quello dei saluti, ma nessuno se ne vorrebbe andare da un evento così lasciandosi alle spalle fino al prossimo anno tutto ciò che ha concorso a fare di questa edizione uno dei più riusciti momenti della storia del bouldering in Italia.

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